Sede

L’Accademia ha sede presso il Ridotto dello storico Teatro Sociale di Stradella, inaugurato nel 1846.
Comune della provincia di Pavia a circa 60 km. da Milano, Stradella è uno dei centri più popolosi dell’Oltrepò Pavese, area turistica collinare ricca di attrattive naturalistiche, castelli e famosa per l’enogastronomia.
Stradella è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione della fisarmonica al mondo.

Storia

«Un teatro sorto come per incanto e d’un’eleganza che mai ebbe l’eguale». Così le cronache dell’epoca salutarono, nel settembre 1846, l’inaugurazione del Teatro Sociale di Stradella, con le note dell’Ernani diretta da Angelo Mariani.
Il Teatro venne costruito grazie all’iniziativa di alcuni maggiorenti della città, che avevano costituito, due anni prima, la “Società per l’erezione del teatro”.

Architettura

Progettato dall’architetto Giovanbattista Chiappa, autore di importanti opere, sia private sia pubbliche, a Pavia, Lodi e Milano, l’edificio ricalca la tipologia del teatro neoclassico in voga nel secolo. Il modello è dichiaratamente il Teatro alla Scala, costruito nel 1778 dal Piermarini.
La sede del teatro occupa la parte centrale di un sobrio edificio neoclassico di grandi dimensioni con facciata intonacata e marcapiani. La facciata, concepita per essere vista dalla piazza, è tripartita, con la parte centrale lievemente rientrante e arricchita da un balconcino a balaustrini.
Notevole è il portale d’ingresso con sovrastante bassorilievo in pietra con maschere e strumenti musicali a fianco di una lira centrale. Il teatro è organizzato con atrio d’ingresso (da cui dipartono le due scale a rampe curve che portano ai corridoi d’accesso ai palchi), platea a forma di ferro di cavallo e palcoscenico al piano terreno, tre ordini di palchi con balconate di legno e il loggione.
Il soffitto è impreziosito da un grande rosone di stile neoclassico. Il ridotto, sede dell’Accademia, si trova all’altezza della seconda fila di palchi. Questi ultimi sono 44, tanti quanti erano all’origine i soci della “Società del teatro”; i posti attualmente recuperati sono circa 300.
Nel 1949 il teatro fu dichiarato monumento nazionale in quanto considerato «un esempio caratteristico di architettura interna teatrale della prima metà del secolo XIX».

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Un cantiere della mente

Bene culturale di prestigio e, insieme, spazio deputato alla promozione delle attività dello spettacolo, il Teatro Sociale di Stradella ha l’ambizione di proporsi come un tassello fondamentale di un progetto di valorizzazione complessiva del patrimonio storico-culturale di un territorio. Non solo, quindi, teatro come spazio di consumo, più o meno tradizionale, ma come luogo dinamico, aperto alle diversità delle arti e alle culture del mondo. Un vero e proprio «cantiere della mente».
In questo contesto si inserisce il progetto “Accademia del Ridotto”.

A cura di Pierangelo Lombardi